lunedì 2 febbraio 2015

racconto di Adriana Villani

Ero un bellissimo e raffinato foglio di carta. Perché dico ero?
Tre settimane fa sono stato imballato insieme ai miei quattrocento fratelli. Fui subito portato a una tipografia; già immaginavo il mio futuro grandioso: come prima pagina di un famoso giornale. Purtroppo ,nel momento della stampa,mi ruppi e lì pensai:<<Noo!!>>. Ero triste e infelice. Fui subito buttato nel cestino e per giunta raccolto, quella stessa sera.
Ero impaurito,,avevo freddo, non sapevo cosa fare, così chiesi ad un altro foglio cosa stava per accadere. Gli domandai:<<Scusi, sa dove siamo?>>. Egli mi rispose:<<No,non lo so,ma ho sentito dire che…>>. In quel momento il sacco cadde,e l’altro foglio rotolò sotto alla busta. Dopo questo ero ancora più impaurito.
Riuscii a sbirciare fuori. Un uomo stava per raccogliere il nostro sacco e stava per buttarlo in un grande camion verde. Un altro foglio mi disse:<<Amico,stai calmo,so cosa sta per succedere!!!>>. Me lo sussurrò all’orecchio,ma non ve lo dico per non rovinarvi  la sorpresa. Fui portato in uno stabile chiamato “Amici della natura. Fui messo in una grande cesta in ferro e fui sommerso in acqua calda insieme agli altri fogli. Fui ridotto in poltiglia,,ma il processo non fu doloroso. Dopo fui depurato,per separarmi dalle impurità ancora presenti(pezzetti di plastica o di metallo), poi fui de inchiostrato per ritornare bianco. Infine reimpastato con altri pezzetti di carta. Il risultato finale? Carta nuova un po’ giallastra ma nuova, come la mia vita.
Infatti, ora sono affisso al muro di una scuola d’infanzia. Sono un foglio con scritto: “Riciclare: salva la natura e i fogli”. Ora penso che ogni foglio, cartoncino o addirittura cartellone, può avere più vite.

fine
                                 by
 Adriana Villani