lunedì 26 gennaio 2015

racconto della carta

RACCONTO DI UN FOGLIO DI CARTA
Sono un foglio di carta bianca e una mattina mi sono trovato nella redazione di un giornale.
Mentre mi stavano stampando, mi sono bloccato e per fortuna c'era un uomo che mi ha salvato così mi sono stampato del tutto. Quando mi hanno finito di stampare, sono stato messo in uno scatolone e poi mi hanno trasportato su un camion. Quando sono arrivato a destinazione, cioè dal giornalaio, sono stato comprato da un vecchietto. Arrivato a casa  di questo signore mi hanno letto in tanti. Il vecchietto, quando finì di leggermi, mi volle buttare, ma all' improvviso è arrivato suo nipote che mi ha adottato per un progetto di scuola. Sono stato ritagliato e poi incollato su un cartellone giallo. La mattina seguente sono andato a scuola e il bambino mi ha mostrato alla classe. La professoressa ha detto che il lavoro non le piaceva e il bambino, arrivato a casa, mi ha buttato nella spazzatura. La sera, di giovedì, sono stato portato in strada; ad un certo punto il camion della spazzatura è passato  e mi ha preso. Io non volevo che mi prendesse perchè ricordavo quanto avevo sofferto per diventare da albero a foglio di carta. Prima ero stato sminuzzato e bollito, dopo sbiancato e quindi lavato per eliminare i prodotti chimici e infine disidratato. Ma quando ho scoperto che sarei stato riutilizzato, sono stato molto felice perchè il mio riutilizzo avrebbe evitato di abbattere altri alberi e così si sarebbe potuto risparmiare anche molta acqua che si usa per l' impasto. L' arrivo alla cartiera ha anche impedito che io mi deteriorassi e subito è iniziato il processo di epurazione: il materiale da macero è stato messo in  macchine dette spappolatori che lo mescolano con acqua per ottenere la pasta di carta che infine ci darà la carta.
zoe cannavale

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