sabato 2 maggio 2015


L’incontro

Eravamo tanti fogli da riciclo. Perché diciamo eravamo? Perché  adesso siamo una cosa sola, qualcosa di utile per l’ umanità. Un libro, non un semplice  libro, ma uno speciale perché spiega la storia, la nostra storia del riciclo; piena di divertimento, paura ed infine di grande soddisfazione.

Un giorno ci siamo trovati in un cassonetto, tutti insieme, a parlare di cosa ci sarebbe successo, anche se già lo sapevamo. Cosa ci succederà? Bhè, la risposta è chiara come il cielo senza nuvole. Eravamo pronti ad essere riciclati, come una nuova vita,come un bambino che nasce.     

Quel giorno, di venerdì, un camion ci ha preso e ci ha portato alla cartiera.  Lì è subito iniziato il processo di epurazione: il materiale da macero è stato messo in macchine dette spappolatori che lo mescolano con acqua, per poi ottenere la pasta di carta e infine ci darà la vera e propria carta riciclata. 

Dopo siamo stati portati in una tipografia. Il viaggio è stato lungo,  faticoso e molto sofferto per le curve. Siamo arrivati lì  e ci hanno assemblato per un libro. Infine uno scrittore ci ha utilizzato.

Quindi mi hanno portato in una libreria dove sono stato messo su uno scaffale in esposizione;   una signora poi mi ha comprato  e così mi ha portato a casa sua. Sono stato letto e riletto e sono piaciuto molto. Che bello!

Fine della storia, forse…

lunedì 2 febbraio 2015

racconto di Adriana Villani

Ero un bellissimo e raffinato foglio di carta. Perché dico ero?
Tre settimane fa sono stato imballato insieme ai miei quattrocento fratelli. Fui subito portato a una tipografia; già immaginavo il mio futuro grandioso: come prima pagina di un famoso giornale. Purtroppo ,nel momento della stampa,mi ruppi e lì pensai:<<Noo!!>>. Ero triste e infelice. Fui subito buttato nel cestino e per giunta raccolto, quella stessa sera.
Ero impaurito,,avevo freddo, non sapevo cosa fare, così chiesi ad un altro foglio cosa stava per accadere. Gli domandai:<<Scusi, sa dove siamo?>>. Egli mi rispose:<<No,non lo so,ma ho sentito dire che…>>. In quel momento il sacco cadde,e l’altro foglio rotolò sotto alla busta. Dopo questo ero ancora più impaurito.
Riuscii a sbirciare fuori. Un uomo stava per raccogliere il nostro sacco e stava per buttarlo in un grande camion verde. Un altro foglio mi disse:<<Amico,stai calmo,so cosa sta per succedere!!!>>. Me lo sussurrò all’orecchio,ma non ve lo dico per non rovinarvi  la sorpresa. Fui portato in uno stabile chiamato “Amici della natura. Fui messo in una grande cesta in ferro e fui sommerso in acqua calda insieme agli altri fogli. Fui ridotto in poltiglia,,ma il processo non fu doloroso. Dopo fui depurato,per separarmi dalle impurità ancora presenti(pezzetti di plastica o di metallo), poi fui de inchiostrato per ritornare bianco. Infine reimpastato con altri pezzetti di carta. Il risultato finale? Carta nuova un po’ giallastra ma nuova, come la mia vita.
Infatti, ora sono affisso al muro di una scuola d’infanzia. Sono un foglio con scritto: “Riciclare: salva la natura e i fogli”. Ora penso che ogni foglio, cartoncino o addirittura cartellone, può avere più vite.

fine
                                 by
 Adriana Villani

lunedì 26 gennaio 2015

il quaderno

sono un quaderno a righe sono esposto qui in questa cartoleria sta antrando un bambino ecco finalmente mi sta comprando mi mette nel suo mzaino e mi porta a scuola.
All' improvviso mi caccia dalla sua cartella ed inizia a scrivere su di me.
Ma nell ora di italiano sento un forte dolore ed e lui che strappa pagine per gli errori del compito, ne strappa una ne strappa due e rimanfo senza fogli.Finita la scuola lui mi getta in un cassonetto della carta con tante altre carte scatoli ecc.
Si sente il rumore del camion che raccoglie me e le altre cose ecco che mi statrasportanto in discarica.
In quel momento di tristezza pensai che forse sarebbe stato meglio rimanere in quella cartoleria.

Il taccuino

Salve io sono un taccuino pero' prima di esserlo sono stato tante altre cose come per esempio un quaderno.
Sapete è da un giorno che un bambino mi ha comprato e adesso mi sta portando a fare una  passeggiata con la sua bicicletta e lui non se ne accorto.
                                                                LA STESSA SERA
Oh, sono disperato, sono qui al buio senza protezione. Aiuto! Qualcosa mi ha preso, oh no! E' un cane.
                                                                 DOPO UN' ORA
Oh, finalmente mi ha lasciato andare, ma dove sono? Un bambino mi ha raccolto, ma cosa vuole farmi? No, mi ha buttato in acqua.
                                                                 DOPO 20 MINUTI
Oh, no sto per annegare, aiuto.
Cosa? Un retino da pesca mi sta portando in superficie. Un uomo mi ha preso, oh sto volando!
Ahi! sono caduto su una spiaggia.
Ehi, un bambino mi ha preso e mi sta portando a casa con lui, che fortuna.
                                                                 DOPO 2 ANNI
Finalmente Claudio è tornato a casa, chissà cosa mi scriverà oggi.
Ma cosa? Oh, no un' aquila  mi ha preso.
                                                                  DOPO 7 ORE
Ah finalmente mi ha lasciato.
Ma sono ritornato in una cartiera! Chissà adesso che cosa sarò?

racconto della carta

RACCONTO DI UN FOGLIO DI CARTA
Sono un foglio di carta bianca e una mattina mi sono trovato nella redazione di un giornale.
Mentre mi stavano stampando, mi sono bloccato e per fortuna c'era un uomo che mi ha salvato così mi sono stampato del tutto. Quando mi hanno finito di stampare, sono stato messo in uno scatolone e poi mi hanno trasportato su un camion. Quando sono arrivato a destinazione, cioè dal giornalaio, sono stato comprato da un vecchietto. Arrivato a casa  di questo signore mi hanno letto in tanti. Il vecchietto, quando finì di leggermi, mi volle buttare, ma all' improvviso è arrivato suo nipote che mi ha adottato per un progetto di scuola. Sono stato ritagliato e poi incollato su un cartellone giallo. La mattina seguente sono andato a scuola e il bambino mi ha mostrato alla classe. La professoressa ha detto che il lavoro non le piaceva e il bambino, arrivato a casa, mi ha buttato nella spazzatura. La sera, di giovedì, sono stato portato in strada; ad un certo punto il camion della spazzatura è passato  e mi ha preso. Io non volevo che mi prendesse perchè ricordavo quanto avevo sofferto per diventare da albero a foglio di carta. Prima ero stato sminuzzato e bollito, dopo sbiancato e quindi lavato per eliminare i prodotti chimici e infine disidratato. Ma quando ho scoperto che sarei stato riutilizzato, sono stato molto felice perchè il mio riutilizzo avrebbe evitato di abbattere altri alberi e così si sarebbe potuto risparmiare anche molta acqua che si usa per l' impasto. L' arrivo alla cartiera ha anche impedito che io mi deteriorassi e subito è iniziato il processo di epurazione: il materiale da macero è stato messo in  macchine dette spappolatori che lo mescolano con acqua per ottenere la pasta di carta che infine ci darà la carta.
zoe cannavale

sabato 24 gennaio 2015

presentazione

Ciao,
siamo il "Potere alla carta" e ci chiamiamo: Adriana, Zoe, Antonio, Lorenzo, Michele.
Ci chiamiamo così perché abbiamo creato racconti sulla carta.
Abbiamo scelto questa tematica  per sensibilizzare la necessità del riciclaggio della carta; infatti in questo modo si salva la vita a molti alberi: il polmone del nostro ecosistema.




                                        QUESTI SIAMO NOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!